Il Conto Termico è un incentivo statale italiano che sostiene interventi per migliorare l’efficienza energetica e favorire l’uso di fonti di energia rinnovabile. Introdotto dal Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012, successivamente aggiornato con il DM 16 febbraio 2016, ha l’obiettivo di incentivare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni a ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂.
Con il Conto Termico, è possibile ricevere un contributo economico per interventi quali:
- Sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con sistemi a energia rinnovabile (es. caldaie a biomassa, pompe di calore, sistemi solari termici).
- Miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (es. isolamento termico, installazione di sistemi di gestione domotica).
- Interventi su edifici pubblici, come efficientamento di scuole, uffici o strutture sportive.
L’incentivo copre una parte significativa delle spese (fino al 65%) e viene erogato in un’unica soluzione o in più rate annuali, a seconda dell’importo. La gestione è affidata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che valuta le richieste e assegna i contributi.
Questo strumento è particolarmente utile per ridurre il costo degli interventi e favorire la transizione energetica verso sistemi più sostenibili.
Gennaio 2025: in vigore il nuovo Conto Termico 3.0
A partire da gennaio 2025 sarà attivo il Conto Termico 3.0, una nuova misura che promuove l’efficienza energetica degli edifici e l’uso di energie rinnovabili per la produzione di energia termica. Questo incentivo mira a semplificare l’accesso ai finanziamenti per interventi mirati a ridurre i consumi energetici, contribuendo a una transizione ecologica verso modelli più sostenibili.
Il Conto Termico 3.0 si configura come un contributo a fondo perduto, con copertura fino al 100% delle spese per alcuni tipi di interventi, e rappresenta un sostegno concreto per migliorare le prestazioni energetiche di abitazioni, condomini, strutture pubbliche e altre tipologie di edifici. Inoltre, favorisce l’adeguamento alle direttive europee, come la normativa Case Green, che a partire dal 2025 vieta l’installazione di caldaie a gas negli edifici per accedere a bonus e agevolazioni.
Chi può accedere al Conto Termico 3.0?
L’incentivo è disponibile per diversi soggetti, tra cui:
- Pubbliche Amministrazioni
- Cooperative abitative, consorzi e case popolari
- Imprese e condomini
- Enti del terzo settore
- Comunità energetiche rinnovabili
Un’attenzione particolare è rivolta agli edifici pubblici nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, così come a scuole, ospedali e strutture sanitarie, che possono beneficiare di un rimborso totale delle spese sostenute.
Quali interventi sono ammessi?
Il Conto Termico 3.0 copre una vasta gamma di spese, tra cui:
- Installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici
- Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore o generatori a biomassa
- Installazione di collettori solari termici
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con sistemi a pompa di calore
- Sistemi ibridi che integrano caldaie a condensazione e pompe di calore
- Per gli edifici pubblici, sono coperti anche interventi di coibentazione, schermature solari e miglioramenti nell’illuminazione.
Come richiedere l’incentivo?
Per accedere al Conto Termico 3.0, occorre presentare domanda sul portale del GSE entro 60 giorni dal termine dei lavori. Per le Pubbliche Amministrazioni, è possibile inoltrare la richiesta anche prima del completamento degli interventi, rendendo la procedura più rapida ed efficiente.
Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per chi intende migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio, risparmiando sulle spese e contribuendo a un ambiente più sostenibile.