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Installazione impianti fotovoltaici a terra: cosa sapere e le novità 2024

Installazione impianti fotovoltaici a terra: cosa sapere e le novità 2024

Sienergy Consulting è lo specialista di installazione impianti fotovoltaici a terra in Friuli Venezia Giulia e Veneto e ha una consolidata esperienza nel settore della progettazione, installazione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico a terra.

Cosa è un impianto fotovoltaico a terra?

installazione impianti fotovoltaici a terra
installazione impianti fotovoltaici a terra

Un impianto fotovoltaico a terra consiste nell’installazione di moduli fotovoltaici direttamente sul suolo, invece che sul tetto di un edificio. I pannelli solari vengono montati su strutture specifiche che sono saldamente ancorate al terreno.

Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per chi possiede un terreno agricolo e desidera investire in un impianto fotovoltaico che possa generare profitto attraverso la vendita dell’energia prodotta.

Anche le piccole aziende possono beneficiare di questa opzione, sfruttando lo spazio disponibile per ottenere una maggiore autonomia energetica, con conseguenti risparmi sui costi delle bollette.

Quali sono i principali vantaggi di un impianto fotovoltaico a terra?

1. Maggiore efficienza: Gli impianti fotovoltaici a terra tendono a essere più efficienti rispetto a quelli installati sui tetti, grazie a una maggiore esposizione al sole, che consente una produzione energetica più elevata.

2. Scalabilità: I terreni offrono l’opportunità di realizzare impianti di grandi dimensioni, capaci di soddisfare le esigenze energetiche di intere comunità o aree industriali. La scelta di installare un impianto fotovoltaico a terra è particolarmente conveniente quando si tratta di progetti di vasta scala o di investimenti a lungo termine, anche considerando i permessi necessari per l’uso dei terreni agricoli.

3. Flessibilità nella scelta del sito: L’installazione a terra consente di selezionare aree ottimali in base all’irraggiamento solare, evitando problemi legati a ombreggiature o vincoli strutturali presenti sui tetti degli edifici.

4.  Potenziale valorizzazione del terreno: In alcuni casi, i terreni destinati a impianti fotovoltaici possono essere utilizzati anche per attività agricole compatibili, come il pascolo o la coltivazione di specie vegetali che tollerano l’ombra, offrendo così un’ulteriore fonte di reddito.

Impianto fotovoltaico a terra o sul tetto: le differenze

La principale differenza tra un impianto fotovoltaico a terra e uno installato sul tetto di un edificio risiede nella modalità di installazione e nell’obiettivo della produzione energetica.

Gli impianti fotovoltaici a terra sono generalmente progettati per una produzione energetica su larga scala, spesso destinata ad alimentare grandi strutture o a vendere l’energia prodotta. Per questo motivo, i pannelli utilizzati tendono a essere di dimensioni maggiori e vengono installati su strutture metalliche appositamente progettate per essere ancorate al suolo.

Esistono due soluzioni principali per gli impianti fotovoltaici a terra, che variano in base alle caratteristiche del sito di installazione:

  1. Impianti monopalo: Questi impianti sono compatti e versatili, ideali per terreni industriali e agricoli di dimensioni moderate. La struttura a palo unico permette un design essenziale e riduce l’ingombro, rendendoli facili da installare e adattabili a diverse configurazioni.
  2. Impianti bipalo: Questi sono progettati per offrire massima stabilità in località con condizioni atmosferiche difficili, come terreni con scarsa resistenza meccanica o aree soggette a forti venti, grandine o neve. La struttura a due pali fornisce maggiore stabilità e resistenza, proteggendo efficacemente i pannelli fotovoltaici anche in situazioni estreme.

Mentre gli impianti a terra sono ideali per grandi produzioni energetiche e richiedono strutture più robuste e flessibili, gli impianti sui tetti sono soluzioni più comuni per soddisfare le esigenze energetiche degli edifici residenziali o commerciali, sfruttando lo spazio già esistente senza occupare terreni.

Quali autorizzazioni servono e qual è l’iter per installare il fotovoltaico a terra

L’installazione di un impianto fotovoltaico a terra richiede l’ottenimento di diverse autorizzazioni, un processo che può risultare complesso e che coinvolge vari enti competenti. L’iter generale comprende i seguenti passaggi:

  1. Richiesta di Autorizzazione Unica: Il primo passo è presentare una richiesta di Autorizzazione Unica al Comune competente. Questa domanda deve essere accompagnata da un progetto dettagliato dell’impianto, una relazione paesaggistica e, se necessario, una valutazione di impatto ambientale (VIA). L’Autorizzazione Unica rappresenta un documento fondamentale per procedere con l’installazione.
  2. Permesso di Costruzione: Una volta ottenuta l’Autorizzazione Unica, il Comune rilascia il Permesso di Costruzione, che autorizza ufficialmente l’inizio dei lavori. Senza questo permesso, non è possibile avviare l’installazione dell’impianto.
  3. Connessione alla rete elettrica: Dopo l’ottenimento del Permesso di Costruzione, è necessario richiedere la connessione dell’impianto alla rete elettrica. Questa richiesta va indirizzata a Enel Distribuzione (o altro gestore locale), corredata da specifica documentazione tecnica che descrive l’impianto e le modalità di connessione.
  4. Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Per gli impianti di grandi dimensioni o situati in aree particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale, potrebbe essere richiesta una VIA o una VAS. Queste valutazioni servono a esaminare l’impatto dell’impianto sull’ambiente e a stabilire eventuali misure di mitigazione per ridurre i potenziali effetti negativi.
  5. Rispetto delle distanze minime: È essenziale rispettare le distanze minime previste tra i pannelli fotovoltaici e i confini di proprietà, le strade, i corsi d’acqua, come indicato dai regolamenti edilizi comunali e dalle normative vigenti. Questo aspetto è fondamentale per garantire la sicurezza e la conformità dell’impianto alle leggi locali.

Completare correttamente questo iter è cruciale per evitare ritardi o problemi legali e assicurare che l’impianto fotovoltaico sia installato in modo conforme alle normative.

Come si fa la manutenzione periodica di un impianto a terra?

Come per gli impianti fotovoltaici installati sul tetto, anche quelli a terra richiedono una manutenzione periodica per prolungare la loro vita utile, mantenere costante l’efficienza dei pannelli nel tempo e prevenire guasti e malfunzionamenti. Una corretta manutenzione ordinaria, svolta con regolarità, permette di ottenere sempre il massimo rendimento dall’impianto. Ecco in cosa consiste:

  1. Pulizia periodica dei pannelli fotovoltaici: Polvere, sporco, detriti e foglie possono ridurre l’efficienza dei pannelli impedendo parzialmente il passaggio dei raggi solari. È fondamentale pulire periodicamente i pannelli utilizzando un detergente delicato (esistono prodotti specifici per la pulizia dei moduli fotovoltaici) e un po’ di sforzo manuale. La frequenza della pulizia dipende dall’ambiente circostante e dalla presenza di vegetazione, ma generalmente una pulizia accurata almeno una volta all’anno è sufficiente.
  2. Controllo dell’inverter: L’inverter è il componente che converte l’energia elettrica prodotta dai pannelli in corrente alternata, utilizzabile sia nella rete domestica che in quella nazionale. Un controllo periodico dell’inverter, volto a verificarne il corretto funzionamento e l’efficienza, è essenziale per garantire la sicurezza dell’impianto e la produzione ottimale di energia.
  3. Monitoraggio delle prestazioni: Con l’aumentare della potenza dell’impianto, diventa sempre più utile l’uso di un sistema di monitoraggio che permetta di controllare in tempo reale le prestazioni dell’impianto fotovoltaico, identificando eventuali anomalie o cali di produzione. I dati raccolti dal sistema di monitoraggio possono essere utilizzati per ottimizzare le prestazioni dell’impianto e per intervenire rapidamente in caso di problemi. Eventi meteorologici estremi possono danneggiare i pannelli, anche in modo non visibile a occhio nudo; un sistema di monitoraggio consente di individuare facilmente tali danni, facilitando interventi di riparazione o sostituzione dei componenti danneggiati.

Con queste semplici operazioni di manutenzione, è possibile mantenere l’impianto fotovoltaico a terra efficiente e funzionale per molti anni, assicurando un ritorno economico stabile e duraturo.

I vantaggi del decreto Agrovoltaico

Il Decreto Agrivoltaico, entrato in vigore il 14 febbraio 2024, segna un importante passo avanti nella promozione di un modello agricolo innovativo e sostenibile, che integra la produzione di energia fotovoltaica con le attività agricole tradizionali. Questo decreto mira a coniugare l’energia rinnovabile e l’agricoltura, offrendo nuove opportunità di reddito e sostenibilità per le imprese agricole.

Il decreto si rivolge a diverse categorie di soggetti, tra cui:

  • Agricoltori
  • Imprenditori agricoli
  • Società agricole
  • Cooperative agricole
  • Associazioni temporanee di imprese composte da almeno un operatore agricolo

Questi soggetti possono beneficiare delle opportunità previste dal decreto, che incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, garantendo al contempo che l’uso del suolo rimanga compatibile con l’attività agricola. L’obiettivo è promuovere un uso più efficiente e sostenibile delle risorse agricole, coniugando la produzione di energia pulita con la conservazione della biodiversità e la protezione del territorio.

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